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Secondo anno di vita

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secondo anno di vita

SECONDO ANNO DI VITA

Il secondo anno di vita, in stretta continuità con il primo, rappresenta una finestra di opportunità formidabile per mettere in atto azioni che promuovano al massimo il potenziale di salute e lo sviluppo psicofisico per il bambino.

In questo periodo, dove non sia già avvenuto, entrano in campo nel percorso di salute del bambino altri interlocutori che affiancano la famiglia, a partire dalle reti sociali allargate e dai Nidi d’infanzia, che giocano un ruolo fondamentale e si configurano come opportunità per vivere esperienze qualitativamente ricche e per ricevere stimoli adeguati soprattutto nelle situazioni familiari in cui non risulti possibile per i genitori accudire in prima persona il figlio o fare riferimento a reti familiari.

Oltre al sostegno per l’empowerment dei genitori, che deve accompagnare l’intero Percorso Nascita, va posta particolare attenzione alla valorizzazione delle competenze e delle capacità del bambino, già attive fin dalla nascita, ma che vedono in questo periodo un aumento esponenziale in relazione all’acquisizione di abilità motorie, a partire dalla capacità di camminare, di esplorare l’ambiente e di affermare la propria autonomia.

Come nel primo anno di vita, è necessario che i genitori siano aiutati a esprimere le proprie competenze e capacità affettive perché possano dedicare al bambino tempo di “qualità”, vivendo insieme a lui attività quali:

  • la lettura precoce in famiglia
  • il massaggio infantile
  • il gioco libero la creazione di un ambiente sonoro e musicale

che sono attività fondamentali per garantire al bambino un adeguato sviluppo cognitivo e relazionale, in particolare per le famiglie che si trovano in condizioni di svantaggio socio-culturale.

Nel secondo anno di vita diventa possibile identificare alcuni disturbi del neurosviluppo del bambino e in particolare i disturbi dello spettro autistico.È importante che i genitori siano informati della possibilità di identificare già in questa fase della vita del bambino alcune manifestazioni precoci di questa condizione e di altri disturbi del neurosviluppo e che gli operatori sanitari le ricerchino nel corso delle visite periodiche, in modo da formalizzare precocemente la diagnosi e avviare tempestivamente gli interventi abilitativi e riabilitativi in grado di ridurre la gravità della sintomatologia e l’impatto del disturbo sulla traiettoria evolutiva.

È importante conoscere le azioni di dimostrata efficacia che possono essere messe in atto, con particolare riferimento a:

  • vaccinazioni
  • uso del seggiolino per il trasporto in auto
  • adeguata sistemazione della casa nel rispetto di un periodo della crescita caratterizzato da una maggiore autonomia del bambino
  • necessità di proteggere il bambino dall’eccessiva esposizione al sole quando gioca all’aperto
  • corretto utilizzo dei farmaci, in particolare degli antibiotici.

Come in tutte le età, è necessario evitare di esporre il bambino al fumo passivo di tabacco, che, non va dimenticato, rappresenta ancora il principale inquinante presente dentro le case.

I servizi e gli operatori a contatto con i genitori, e in primo luogo i pediatri, svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere le buone pratiche per le quali vi è evidenza di efficacia sullo sviluppo del bambino, e capaci di rispondere anche alle esigenze delle famiglie più in difficoltà, contribuendo a ridurre le disuguaglianze.

MESSAGGI CHIAVE:

  • secondo le indicazioni dell’OMS e dell’Unicef può continuare l’allattamento, fino a quando la mamma e il bambino lo desiderano. Puoi continuare ad allattare il tuo bambino per assicurare un contributo nutrizionale e relazionale essenziale alla crescita.
  • previeni gli eventi traumatici prevenibili, in ambito domestico e durante il trasporto, e conosci le manovre di disostruzione pediatriche
  • sostieni il ruolo del padre per il sostegno che può dare alla diade madre/neonato e alla famiglia nel suo insieme
  • crea un ambiente sonoro e musicale, migliora la qualità del tempo dedicato al bambino e consulta “Nati per leggere” e “Nati per la Musica”

 

Fonte: https://www.salute.gov.it/portale/saluteBambinoAdolescente/dettaglioContenutiSaluteBambinoAdolescente.jsp?lingua=italiano&id=5707&area=saluteBambino&menu=azioni

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